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Cistouretrografia minzionale
(CUM).
Questo studio è meglio eseguita con
un catetere che non sia un
Foley, che
avendo
un pallone può confondere la diagnosi di ureterocele. La vescica non
dovrebbe essere
troppo piena in quanto
può comprimere
l’ureterocoele.
Questo è lo studio di scelta per dimostrare
la presenza di
RVU.
E 'importante riconoscere
l’ectopica
ureterale.
Urografia.
Questa
indagine è diventata rara in urologia pediatrica
ed è utilizzata nel dubbio del reale sbocco ureterale in vescia o in sede
ectopica e per meglio evidenziare l’ureterocele.
Il segno del
"giglio cadente",
dato del polo
inferiore
del rene in presenza di un superiore non funzionante o non
contrastato
è un
buon segno
duplicità
Scintigrafia renale
DMSA.
A
differenza delle scansioni MAG3
o DTPA,
il
DMSA scansiona
la porzione
tubolare
renale e
non
è
influenzata
dalla
presenza di un’ostruzione.
Pertanto fornisce
più precise
valutazione della funzione e
delle
eventuali cicatrici all'interno del parenchima.
Dal
momento che i reni neonatali
non assorbono
i radionuclidi correttamente, tutti
questi
studi dovrebbero essere differiti
fino a
4-6
settimane dopo il parto.
Scintigrafia renale
MAG3
/ DTPA.
Questo
studio combina le informazioni riguardanti il relativo
della
funzionalità renale con quella di ostruzione.
Tomografia Computerizzata
(TC) e
Risonanza
Magnetica
(RM).
Questi dovrebbero essere riservati quando l'anatomia, in
particolare quella di un uretere ectopico, non può essere chiaramente
dimostrato con gli studi
precedenti.
La
RM sta diventando sempre più utile
ed affidabile. |
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Il reflusso vescicoureterale
(RVU).
Il
RVU
è
la patologia
più comunemente
presente nelle
duplicazioni sia
complete
che
incomplete.
E’
più
comune nel
sesso femminile che maschile.
Nella forma
completa è
tipico dell’uretere afferente al polo
inferiore,
che
presenta un
inserimento in vescica più
superiormente e lateralmente
del normale,
con conseguente brevità
intramurale
del
tunnel. Tuttavia, in seguito
a puntura dell’ureterocoele
o
a
escissione e reimpianto,
il RVU
può essere visto anche
nell'uretere
superiore.
La gestione del
RVU nella
duplicazione dell'uretere è
la stessa
che nei sistemi mono-ureterali.
Il
tasso di risoluzione dei gradi minori di
reflusso
è simile a quello osservato nei sistemi non duplici.
Nel periodo neonatale è essenziale iniziare la
chemioprofilassi.
Gli alti
gradi
di reflusso,
soprattutto se
associati
ad
infezioni
urinarie,
anche
a
dispetto di
chemioprofilassi
adeguata, e la progressiva formazione di cicatrici renali sono tutte
indicazioni per un
trattamento
chirurgico
del reflusso.
Le
opzioni
chirurgiche
comprendono
il
reimpianto dell’uretere,
il
trattamento endoscopico,
l’ureteroureterostomia
o
l’eminefrectomia
quando la funzione renale è scarsa.
Il
reimpianto
dell'uretere
è sempre meglio che sia eseguito su entrambi.
La correzione
endoscopica del RVU è stato dimostrato essere efficace
da più Autori.
Ureteroureterostomia
si prende in considerazione quanto gli ureteri sono
marcatamente dilatati.
I vantaggi di questo approccio sono
dovuti al fatto di poter eseguire la procedura
per
via laparoscopica.
Quando
l'uretere è associata ad un
polo renale malfunzionante o addirittura non funzionante, l’eminefrectomia
presenta l’opzione
migliore.
A volte,
entrambe le porzioni funzionanomale per cui si deve valutare
la nefrectomia.
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